Vado al di là del acqua

PROFESSORE
Patrizia Montini Zimolo

COORDINATE
45.474814, 12.262367

LOCALITÀ
Mestre

AMBITO
Entroterra

AREA
Via Torino, Parco San Giuliano, Pili

TAG
Potenziamento della qualità paesaggistica, Green, Ritorno artigianato, Cucitura e ricucitura, Forme dell’abitare collettivo, Riqualificazione e rifunzionalizzazione urbana

TEMA
«E’ un’esperienza sensoriale, dello sguardo e della fisicità; dell’assistere a uno spettacolo e, nello stesso tempo, esserne parte, percorrendo – a piedi o muovendosi lentamente sull’acqua – il grande palcoscenico dove convivono storia e natura. […] Questo è il suo primo “segno distintivo”. Prima delle sue architetture, delle sue opere d’arte e dei suoi musei. l’idea di città che vi si è inverata nella pietra e nell’acqua; il suo rapporto insieme di dipendenza dalle e di dominio delle condizioni naturali; i principi e le tecniche della sua costruzione; il continuo mutare del rapporto terra-acqua, dei suoi cieli e delle sue luci; i modi di svolgimento della sua vita quotidiana». (1)

L’edificio monumentale del Forte rappresenta una porta d’accesso a Venezia, in cui convergono nuove vie d’acqua che portano verso la città insulare prolungando il polmone verde di san Giuliano con un grande parco acquatico e un ridisegno delle barene degli acquitrini, delle paludi e isolotti, e permettono di sperimentare l’insopprimibile legame con la storia dell’ecosistema lagunare. O si snodano lungo i margini dell’area industriale ex Pili, frammentando e sciogliendo nella laguna le linee più dure delle sue rive, accentuando questo stare a Venezia attraverso il ridisegno del suolo, lì dove la terra incontra l’acqua, con fondamenta, darsene, cavane, zattere e terrazze, nuovi percorsi sopraelevati, rampe, passerelle. E organizzano una nuova sequenza di spazi pubblici sulla laguna, per l’accoglienza, per eventi musicali, teatrali, che sono già elementi dell’architettura della città, trasportando nel contemporaneo un modo di muoversi e stare a Venezia come appartenenza ad un habitat comune. Il Forte diventa il momento d’ incontro di una condizione altra ma è allo stesso tempo parte di un unico e ricchissimo ecosistema con la città insulare. Il nuovo ingresso sfuma tra il verde e l’acqua, lì dove la città di terra incontra la città lagunare, in un equilibrio del tutto nuovo per questa parte di città.

(1) Gianni Fabbri “Escursionisti e città” in: Governare il turismo, organizzare la città, R. Bartoloni, G.Fabbri, F. Migliorini, G. Tattara

DESCRIZIONE
Si tratta del più antico dei forti del Campo Trincerato di Mestre. La sua costruzione fu iniziata dagli austriaci agli inizi del XIX secolo e portata termine dai francesi. Occupa un’area di circa trenta ettari ed è attualmente in parte utilizzato per scopi didattici, manifestazioni pubbliche, esposizioni temporanee durante la Biennale di Venezia, al suo interno sono presenti anche bar e ristoranti. Molti dei manufatti presenti sono però in stato di abbandono, così come le rive, i bastioni e la vegetazione.