Premiazione finale W.A.Ve. 2019 “Venezia città sostenibile”: e i vincitori sono…

Nella giornata di venerdì 5 luglio l’edizione 2019 dei W.A.Ve. si è conclusa nel chiostro dei Tolentini con l’assegnazione delle menzioni speciali.
Queste le decisioni della giuria, presieduta da Enrico Fontanari (Iuav) e composta dagli architetti Josep Ferrando (ETSAB), Franco Mancuso (Architetto), Anna Buzzacchi (Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia) e da Danilo Gerotto (Direttore Sviluppo del Territorio e Città Sostenibile del Comune di Venezia)…

Per la categoria “migliore interpretazione del luogo”, il primo premio è andato allo studio Taller de Arquitectura (team composto da Mauricio Rocha + Gabriela Carrillo + Andres Soliz Paz + Pavel Lazbent Escobedo Amaral + Carlos Enrique Facio Gaxiola) per l’allestimento “Tiempo Libre”, i cui studenti hanno riprogettato l’area della Batteria Ca’ Bianca al Lido di Venezia. La seconda menzione della categoria è invece andata a Corinne Vezzoni, il cui workshop “La natura dell’architettura” ha coinvolto i partecipanti al workshop nell’ipotesi di nuove funzioni per l’area Moranzani, lungo la Gronda lagunare.

Il premio per il “miglior progetto didattico” è invece andato a Max Nuñez, che si è invece occupato dell’isola di Sant’Elena a Castello, lavorando con gli studenti nel declinare il tema “Venezia: casa mia”.

La “migliore interpretazione del tema Venezia sostenibile” ha visto due menzioni ex-aequo i cui progetti si sono in entrambi i casi dedicati a delle aree lagunari: quello di Martin Boesch + Giacomo Calandra di Roccolino (“La Caserma G. Pepe e Forte San Nicolò: le 5 regole del riuso”) e quello di JaJa + Coast (“Muddy Dreams”), i cui studenti hanno rispettivamente sviluppato nuove soluzioni progettuali per l’area della Caserma Pepe al Lido e per i Ricoveri Lagunari di Pellestrina.

Anche nella categoria relativa al “miglior allestimento” sono stati assegnati due premi: uno a Cristiane Muniz + Fernando Viegas (UNA Arquitetos), docenti del workshop “GiudeccaReaction” e uno a Javier Corvalàn, il cui workshop “1966 Osservatorio” si è invece occupato dell’isola di Pellestrina,

Infine, le ultime due menzioni hanno visto premiati Orizzontale (“Esperienza Pepe”, area di progetto Lido) e Felipe Assadi (“Floating population”, area di progetto Arsenale di Venezia) come “migliori esperienze di apprendimento e partecipazione”.

Ecco le immagini delle premiazioni!

Credits: Umberto Ferro e Luca Pilot, Laboratorio fotografico Iuav.
Collaborano gli studenti tirocinanti: Jacopo Berti, Bruno Calza, Maria Crestani, Sara Pellizzer.

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